L’aumento indiscriminato dei tassi d’interesse sta generando grossi guai per il mercato immobiliare Ue. La proposta per salvare i risparmiatori e le banche

Mutui, tassi di interesse alle stelle e rischio aste giudiziarie. La proposta per salvare risparmiatori e far contente le banche

L’aumento indiscriminato dei tassi d’interesse da parte della BCE sta generando grossi guai per tutto il mercato immobiliare europeo. Ora, tutti siete a conoscenza delle difficoltà finanziarie di importanti società immobiliari che sono veramente in debito di ossigeno “finanziario”. In questo breve articolo però desidero parlare delle tante famiglie (circa due milioni) che potrebbero perdere la casa a causa delle rate aumentate dall’impennata dei tassi d’interesse. Piangere sul latte versato non serve a niente, ma quello che mi rincresce è che nessuna banca, istituzione finanziaria né tantomeno la BCE propongano qualcosa (anche in via transitoria) per alleviare le sofferenze finanziarie delle famiglie italiane ed europee. La mia domanda è sempre la stessa: ci sono alternative? Direi di sì.

Fare delle proposte a volte comporta esporsi in prima persona, di conseguenza lo faccio più che volentieri. Ecco la mia proposta. Supponiamo che una rata di un mutuo, che prima consideravamo “pagabile”, oggi abbia avuto un aumento importante. Esempio: passo da un importo di 950 euro mensili ad una rata di 1.350 euro mensili (l’aumento dei tassi ha subito un incremento sino al 119%, vale a dire che il 2,5% è diventato il 5,475% e qualche volta di più). Ora quale potrebbe essere una ricetta che salvi capra e cavoli? Sapendo che se un immobile (il quale non ha la scadenza di uno yogurt) va all’asta occorrono generalmente da 1 a 2 anni per metterlo sul mercato e poi se tutto va bene il prezzo di vendita sarà del 30/40% inferiore a quello standard. Domanda la banca o l’istituzione finanziaria ha convenienza se poi rimane anche un residuo da incassare? A queste domande non voglio rispondere, ma desidero fare una proposta. E se dessimo tempo ai mutuatari di pagare solo gli interessi per i prossimi due anni posticipando il pagamento della normale rata al terzo anno? E’ possibile allungare la rata del mutuo per soli due anni? Con questa alternativa sarebbe possibile salvare la capra delle banche e delle istituzioni finanziarie ed i cavoli dei mutuatari? Nel mondo della finanza si è sempre “obbligati” a fare delle scelte, ma queste scelte favoriranno mai i “risparmiatori”? Termino con una riflessione: “Bernanke: Non possono essere le banche nazionali a risolvere i problemi economici”.

Fonte. – affaritaliani