Gli investimenti immobiliari a fine 2023 hanno registrato un valore pari a 2,5 miliardi di euro, +19% rispetto allo stesso periodo del 2022, mostrando segnali di ripresa per il settore, seppure in un contesto economico sfidante. Lo dice l’analisi di JLL Italia, secondo cui l’incertezza della situazione economica e geopolitica ha impattato sui risultati complessivi del 2023, che si è chiuso con oltre 6 miliardi di euro di investimenti – circa la metà rispetto all’anno record 2022.

Come andranno gli investimenti immobiliari nel 2024

Per il 2024, le condizioni degli investimenti immobiliari rimarranno complessivamente sfidanti, ma, secondo Jll, ci si aspetta maggiore stabilità e prevedibilità nelle condizioni, nonché una inflazione più bassa e l’inizio del ciclo di riduzione dei tassi di interesse alla fine del 2024. L’aumento di incertezza geopolitica degli ultimi mesi potrebbe influire su una flessione delle condizioni di crescita economica, ma con un impatto globale limitato.

“In controtendenza rispetto ai primi nove mesi del 2023, nel quarto trimestre gli investimenti capital markets hanno registrato una crescita anno su anno” commenta Alberico Radice Fossati, Head of Capital Markets di JLL Italia “Questo risultato lascia intuire dei primi segnali di ripresa dell’attività transattiva, che sono confermati da una maggiore fiducia da parte degli investitori, dovuta al repricing in corso e al miglioramento del quadro macroeconomico generale”.

Investimenti real estate, i migliori settori

Guardando ai risultati annuali del 2023, in termini di volumi di investimento, questi sono stati i settori più performanti:

Industria e logistica

Il settore industriale e logistico si posiziona al primo posto, con 1,8 miliardi di euro investiti, rappresentando circa il 30% del totale del mercato. Nonostante i volumi siano stati in flessione (-42%) rispetto al record del 2022, il settore rimane al momento uno dei principali target di investimento, trainato da un significativo repricing, che ha portato i rendimenti netti prime al 5.5%, e da una forte domanda lato occupier, che ha determinato un’ulteriore crescita dei canoni prime.

Hospitality

L’interesse degli investitori anche nel comparto hotels & hospitality rimane rilevante e si continuano a registrare ottime performance nei principali mercati alberghieri italiani. Nel 2023 le transazioni alberghiere hanno raggiunto volumi complessivi pari a circa 1,3 miliardi di euro, considerando anche operazioni share deal. L’hospitality si attesta tra i vari settori come quello che ha mostrato una tenuta maggiore anno su anno.

Uffici

Il settore office ha registrato investimenti pari a 1,3 miliardi di euro. A livello di interesse per gli investitori, Milano rimane in testa con una forte presenza di capitale privato, che si è concentrato soprattutto su prodotti core, limitando su questi il repricing che si è registrato in altre geografie a livello europeo. Nonostante a livello relativo, la variazione annuale (-75%) sia quella più significativa tra i vari settori, i fondamentali del settore rimangono forti, grazie al continuo disallineamento tra domanda e offerta, causato dalla mancanza di prodotto prime. I rendimenti prime si attestano rispettivamente al 4,25% per Milano e al 4,5% per Roma.

Living e Healthcare

Il mercato del Living & Healthcare ha registrato investimenti pari a 600 milioni di euro, particolarmente concentrati nel comparto studentati (PBSA), asset class che offre interessanti opportunità, grazie al gap in termini di offerta rispetto alla domanda potenziale. Si consolida, inoltre, il trend di trasformazione da altre destinazioni d’uso verso il living.

Retail

Il retail ha raggiunto oltre 700 milioni di euro di investimenti, concentrati prevalentemente nell’ultimo quarter, che ha segnato una notevole ripresa rispetto alla prima parte dell’anno. Gli investitori confermano un interesse prevalentemente verso l’out-of-town con circa il 60% dei volumi investiti in questo segmento; il ticket size rimane ancora in media intorno ai €30mn e la maggioranza delle operazioni hanno evidenziato ritorni prevalentemente double digit. Il prime net yield si attesta al 3,9% per High Street e al 6,25% per Shopping Centre.

Fonte – idealista.it