Visto l’avvicinarsi della data di scadenza per il saldo dell’Imu è bene avere chiaro chi siano i soggetti obbligati al pagamento di questa tassa e quali siano invece i casi di esonero.

L’Imu, imposta municipale unica, è la tassa dovuta da chi possiede immobili diversi da quelli destinati ad abitazione principale.

Vediamo quali sono le regole per assolvere correttamente a questo adempimento.

A chi spetta il pagamento dell’IMU

Sono tenuti al pagamento dell’IMU i possessori di:

  • fabbricati, ad eccezione dell’abitazione principale oggetto di esonero come meglio vedremo;
  • aree fabbricabili;
  • terreni agricoli.

Per quanto concerne i requisiti soggettivi, deve trattarsi del:

  • proprietario dell’immobile;
  • titolare del diritto reale di godimento sullo stesso (usufrutto, uso, abitazione, superficie, enfiteusi);
  • il genitore assegnatario della casa coniugale a seguito di provvedimento di separazione legale disposto dall’autorità giudiziaria;
  • concessionario nel caso di concessione di aree demaniali;
  • locatario di immobili, compresi quelli in corso di costruzione o da costruire, concessi in locazione finanziaria.

Come anticipato, non costituisce presupposto passivo dell’Imu l’abitazione principale, a meno che si tratti di immobile di lusso rientrante nelle categorie A1, A8 e A9. Per questi immobili dunque l’IMU è sempre dovuta.

Si definisce Abitazione principale quella nella quale il contribuente e il proprio nucleo familiare hanno fissato la residenza anagrafica.

In caso di coniugi o di parti di unione civile che abbiano ad esempio per motivi di lavoro, deciso di stabilire la residenza presso immobili diversi, l’agevolazione spetta per ciascuna abitazione principale purché per ciascun coniuge o parte dell’unione civile, l’immobile costituisca la dimora abituale e la residenza anagrafica a prescindere dal fatto che lo sia per l’intero nucleo familiare.

Quando si paga l’IMU?

Venendo alle scadenze fissate dalla legge per il pagamento dell’IMU, il primo aspetto da evidenziare è che la tassa può essere versata in due rate annuali.

La prima rata, ovvero l’acconto IMU deve essere corrisposta entro il 16 di giugno.

La seconda rata, ovvero il saldo, è dovuta entro il 16 dicembre.

È pertanto necessario appuntare tale data sul calendario perché ormai la scadenza è imminente. Quest’anno, poiché il 16 dicembre cade di sabato ci sarà uno slittamento e il termine ultimo sarà lunedì 18 dicembre.

Come si calcola l’IMU

Un aspetto da sottolineare è quello delle modalità di calcolo dell’IMU. Sul valore della base imponibile si applicano delle aliquote specifiche.

Sull’acconto si prendono in considerazione le aliquote stabilite dal Comune nell’anno precedente. In sede di saldo invece si dovranno utilizzare le nuove aliquote oggetto di delibera da parte del Comune di riferimento.

Esenzioni dal pagamento dell’IMU

Come abbiamo detto l’IMU non deve essere pagata sull’abitazione principale e sulle pertinenze di categoria catastale C2, C6 e C7. Ma le esenzioni non finiscono qua.

Per il 2023 ci sono state importanti novità da tenere a mente. La legge di Bilancio scorsa ha infatti previsto un’esenzione sugli immobili occupati abusivamente, in presenza di determinate condizioni. Si tratta degli immobili non utilizzabili né disponibili che sono stati oggetto di occupazione abusiva per la quale è stata presentata denuncia alle autorità giudiziarie. Si deve presentare apposita dichiarazione al Comune affinché vengano rese note le condizioni di esonero. Qualora la situazione dovesse cessare occorrerà effettuare altra comunicazione per informare l’Ente locale della interruzione del presupposto di esonero.

Fino al 31 dicembre 2023 è confermata l’esenzione dal pagamento dell’imposta per i comuni di Emilia Romagna, Lombardia e Veneto colpiti dal sisma del 2012.

Agevolazioni e riduzioni

Occorre ancora spendere due parole in tema di agevolazioni e riduzioni delle quali in taluni casi il contribuente può avere diritto.

Non ci sono dunque soltanto esenzioni totali. In presenza di determinate situazioni l’imposto della tassa può essere pagato in misura ridotta.

Abbiamo infatti una riduzione pari al 50% quando l’immobile viene concesso in comodato d’uso gratuito tra genitori e figli.

Altro caso degno di nota è quello dell’immobile concesso in locazione con contratto a canone concordato. In tal caso si avrà una riduzione dell’importo dell’IMU pari al 25%.

Modalità di pagamento dell’IMU

Per quanto concerne le modalità di pagamento occorre segnalare che l’imposta può essere versata mediante tre modi diversi:

  • utilizzando il bollettino postale compatibile con il modello F24;
  • il modello F24 i cui codici tributo sono state indicati dall’Agenzia delle Entrate nella risoluzione n. 29/2020;
  • attraverso la piattaforma PagoPa.

Fonte – wikicasa.it