introduzione
Immobiliare.it ha confrontato i prezzi delle case in vendita in alcune delle più rinomate località marittime, montane e di campagna. Ecco quali destinazioni sono più costose e quali più economiche.
Le località prese in considerazione per l’indagine
Le località di mare di mare prese in esame sono state Capri, Forte dei Marmi, Porto Ercole, Portofino, Senigallia. Quelle di montagna sono Bormio, Cortina d’Ampezzo, Courmayeur, Madonna di Campiglio, Ortisei. E queste quelle di campagna: Capodimonte, Casale Monferrato, Orvieto, San Gimignano, Viterbo.
Il mare costa: Forte dei Marmi la più cara
La prima posizione, come meta più costosa in assoluto tra quelle oggetto di questo studio, spetta a Forte dei Marmi. Qui le case sfiorano, a livello di prezzo medio complessivo, i 2 milioni di euro. Nessun’altra località di mare si avvicina a tali cifre. Capri, al secondo posto tra le mete balneari, si ferma poco sotto 1.400.000 euro. Al di sotto del milione di euro rimangono invece Portofino (740.000 euro), Porto Ercole (meno di 630.000 euro) e Senigallia, che non arriva a 300.000 euro.
Le zone più care in montagna
Per trovare una località che in termini di prezzi assoluti di vendita si avvicini a Forte dei Marmi bisogna passare alle mete di montagna: Cortina d’Ampezzo raggiunge il tetto di 1.600.000 euro. L’unica altra località di alta quota che valica il milione di euro, tra quelle prese in esame in questo studio, è Ortisei, dove una casa (di pregio) vale mediamente 1.150.000 euro. Come per il mare, sfiorano ma non oltrepassano il milione tre località: Courmayeur, dove il prezzo delle case è di circa 970.000 euro, Madonna di Campiglio, che presenta costi simili a quelli di Porto Ercole (poco meno di 630.000 euro) e Bormio (524.000 euro)
La campagna è economica
I prezzi più abbordabili, però, si trovano in campagna: solo San Gimignano, che presenta costi medi assoluti intorno ai 550.000 euro, è in linea con alcune località di mare e montagna, mentre in tutte le altre circostanze il valore immobiliare scende. È il caso di Orvieto (330.000 euro), Capodimonte, in provincia di Napoli, dove si spende meno di 150.000 euro medi assoluti; di Viterbo, nella Tuscia, con 139.000 euro, e di Casale Monferrato, dove si scende sotto i 100.000 euro medi assoluti per un’abitazione in vendita
Le case al mare
Oltre a essere la località più costosa, Forte dei Marmi è anche la destinazione consigliata per chi fosse alla ricerca di abitazioni spaziose: qui, infatti, oltre il 60% dello stock complessivo è costituito da case con più di cinque locali, mentre a Capri, Senigallia e Porto Ercole si rimane tra il 20 e il 30% per questa tipologia di immobili. Portofino è invece la meta giusta per chi cerca i bilocali, che rappresentano il 41% dell’offerta complessiva
L’offerta immobiliare in montagna
In quasi tutte le mete di montagna, invece, l’immobile maggiormente offerto è il trilocale: a Ortisei, per esempio, esattamente la metà delle case in vendita rientrano in questa categoria. A Cortina d’Ampezzo prevalgono i quadrilocali (26%), ma c’è abbondanza anche di immobili con più di 5 locali (24%). A Madonna di Campiglio, invece, è possibile trovare anche qualche monolocale in più che nelle altre località, per chi è alla ricerca di maggiore privacy. Gli immobili con una singola stanza rappresentano infatti il 9% dello stock disponibile nell’area
E in campagna
Anche in campagna gran parte dell’offerta è costituita da case spaziose: a Orvieto il 50% dello stock ha più di 5 locali, mentre bilocali e monolocali, rispettivamente all’8% e al 2%, sono quasi introvabili. In quasi tutte le mete ci si può imbattere più facilmente in un quadrilocale, che va per la maggiore a Casale Monferrato (29%), ma è frequente anche a Viterbo (24%) e San Gimignano (20%). A Capodimonte l’immobile più offerto è il bilocale, al 29%
I prezzi degli stabilimenti balneari
Tornando in spiaggia, una recente indagine del Codacons ha fornito i dati annuali sui listini degli stabilimenti balneari e la classifica dei lidi più costosi della Penisola. In linea generale, per affittare un ombrellone e due lettini durante il weekend in uno stabilimento standard, la spesa media rimane sostanzialmente stabile rispetto al 2024, e si attesta tra i 32 e i 35 euro al giorno, con forti differenze sul territorio: a Sabaudia servono fino a 45 euro, che arrivano a 90 euro a Gallipoli e toccano i 120 euro in alcune località della Sardegna. Ma per un posto in prima fila al mare le tariffe dei lidi “vip” hanno raggiunto livelli stellari, al punto che per la tenda più esclusiva della Versilia al Twiga (che può accogliere fino a 10 persone) si spendono ad agosto 1500 euro al giorno. All’Augustus Hotel di Forte dei Marmi la spesa per una postazione davanti al mare ad agosto è di 560 euro al giorno, e dà diritto a 2 lettini singoli, uno matrimoniale, 2 sdraio, teli e cassaforte. Al Nikki Beach Costa Smeralda la formula “Letto da spiaggia + divano” costa 550 euro al giorno, e include un credito di 230 euro utilizzabile sul menù. Per una giornata al mare nella spiaggia del prestigioso Hotel Excelsior del Lido di Venezia, la spesa per una capanna in prima fila è di 515 euro.