Mercato immobiliare a Roma, nel 2022 giù Testaccio su Casal Palocco

Gli acquirenti del momento sono i giovani: “Nella Capitale e in provincia in aumento del 20% la richiesta immobiliare dei giovani”. Nel nuovo anno i romani preferiranno le zone più verdi e tranquille al cuore della città

 

 Giù a Testaccio, Trastevere e in Centro storico, su ad Axa, Casal Palocco e Infernetto, come anche Casalotti. Stando alle previsioni relative all’andamento dei prezzi degli appartamenti nel 2022, i romani preferiranno le periferie più verdi e tranquille al cuore della città, ricco di monumenti ma decisamente più caotico. A stimare i prezzi al metro quadro è Immobiliare.it.

A Roma, in generale, l’aumento previsto è dello 0,3%. Ma in alcune zone, vedremo, si sfiorerà un +10%, dato che “il mattone si è dimostrato resiliente”, commenta Carlo Giordano, l’amministratore del portale frequentato quotidianamente da chi è a caccia di un appartamento. Secondo l’esperto “la nuova centralità della casa”, specialmente dopo la pandemia, “ha dato un grande impulso al mercato e le proiezioni confermano che questa tendenza si protrarrà per tutto il 2022″.

Axa, Casal Palocco e Infernetto: prezzi in aumento

Axa, Casal Palocco e Infernetto saranno i quartieri in cui i prezzi aumenteranno maggiormente: un +6,8%, si stima, e da 2.338 euro al metro quadro si passerà a quasi 2.500. Aumenta del 3,2% Casalotti, Casal Selce e Maglianella, +2% anche per Lunghezza e Castelverde.

2022, da Prati a Parioli 5200 euro al metro quadro

Più centralmente, però, continuano a crescere i prezzi di Prati, Borgo, Mazzini e Delle Vittorie, dove nel 2022 si spenderanno oltre 5200 euro al metro quadro, e quelli di Parioli e Flaminio: qui si superano i 5600 euro. Bene Appio Latino e Colli Albani con un +1,5% come anche Cinecittà e Quadraro: a fare la differenza, in queste zone, è la metropolitana “sotto casa”.

Ecco i quartieri con prezzi stabili

Stabili, con un aumento sotto all’1%, ci sono Battistini e Torrevecchia, l’Olgiata e la Giustiniana, San Lorenzo, Casal Bertone e il Pigneto, ma anche Corso Francia, Vigna Clara, Fleming e Ponte Milvio.

Solo +0,5% di crescita per i prezzi di Acilia, Casal Bernocchi, Centro Giano, Dragona, Malafede, Vitinia, dove lo sprint è di gran lunga inferiore della vicina Casal Palocco. Aumento quasi impercettibile pure a Portuense, Marconi, San Paolo, Gregorio VII, Baldo degli Ubaldi, Eur, Torrino, Tintoretto e anche a Monteverde, Gianicolense, Colli Portuensi e Casaletto dove i prezzi , comunque, rimangono piuttosto alti: 3.893 euro al metro quadrato.

Prezzi in calo in Centro

Potrebbe essere l’occasione perfetta, dunque, per un investimento. Certo, nel 2022 le case continueranno a costare oltre 7 mila euro al metro quadro, ma comunque il 2,5% in meno rispetto al 2021. Cifra che sulla metratura medio-grande comincia complessivamente a pesare. Buoni affari anche a Termini e Repubblica, dove il calo è del 2,6%, mentre a Testaccio e Trastevere è addirittura del 3,4%: qui una casa passa dai 5389 euro al mq a 5207.

Calano anche Garbatella (-1,8%), Bologna e Policlinico (-1,5%), Re di Roma e San Giovanni (-1,2%), Aventino, San Saba e Caracalla (-1,2%) dove il prezzo al mq sarà di 6.472 euro circa.

Covid e la prima visita di un appartamento

Si guarda in maniera virtuale, possibilmente, senza dover attraversare il traffico di Roma e comodamente dal divano di casa mentre si fa smart working o dalla scrivania dell’ufficio. D’altronde, spiega Ilaria Profumi, responsabile anche per l’Europa di eXp Realty (comunità internazionale di agenti indipendenti sbarcata di recente in Italia), “la digitalizzazione sta contribuendo in modo significativo all’evoluzione dell’intermediazione immobiliare”.

I giovani sempre più in cerca di casa

E anche secondo Daniele Scatassi, CEO del gruppo immobiliare capitolino Building Production, “la pandemia da Covid19 ha così riacceso l’interesse verso la concretezza dell’investimento più tradizionalmente italiano, quello del mercato immobiliare”. Gli acquirenti del momento, però, sono i giovani: “A Roma e provincia negli ultimi mesi, è aumentata di almeno il 20% la richiesta immobiliare di giovani under 30: secondo noi ciò è dovuto all’aiuto statale verso gli under 36 con Isee inferiore ai 40mila euro che, per l’acquisto della prima casa, non pagano l’imposta di registro e l’imposta sostitutiva per il mutuo”.

Non solo mutuo

Nello specifico, precisa Andrea Rosi, broker manager di Credipass, con cui Building Production ha stretto una partnership, “con il proprio intervento, lo Stato impone agli istituti di credito di concedere, a determinate categorie di persone, non solo il mutuo 100% ma anche dei tassi agevolati per acquisto della prima ed unica casa. La normativa vigente, infatti, porta gli istituti bancari a proporre un Taeg (Tasso annuale effettivo globale) che non può e non deve superare il Tegm (Tasso effettivo globale medio)”.

Insomma per i giovani, che magari non vantano grandi risparmi o che non possono contare su un supporto economico consistente da parte delle famiglie, acquistare ora conviene. A maggior ragione dopo “aver riflettuto sull’importanza di poter contare su una propria casa di proprietà, modellata attorno alle proprie esigenze abitative”: metropolitana sotto l’abitazione per alcuni, una casa spaziosa con giardino per altri, appartamenti anche meno grandi ma centrali per altri ancora.

Fonte – Corriere della sera